Nel 2024 l’utilizzo di asfalto tiepido ha consentito di risparmiare 15 tonnellate di CO2. Ora si passa all’impiego del bio GPL

Ed è la prima volta in Italia. Si è scelto di utilizzare il bio Gpl, gas non fossile, in luogo dell’olio Btz di origine petrolifera per la produzione di asfalto. Sarà Amplia Infrastructures, società del Gruppo Autostrade per l’Italia, a fare da battistrada su questo terreno. L’azienda ha dato il via ad un progetto sperimentale con Liquigas che prevede la fornitura di bio Gpl, certificato sostenibile secondo lo schema ISCC PLUS. Si tratta di un gas propano prodotto da materie prime biologiche – sottoprodotto della raffinazione di gasolio “bio” Hvo – che ha le stesse caratteristiche chimiche e di utilizzo nonché le stesse performance del Gpl tradizionale e quindi permette una riduzione delle emissioni di CO2 fino all’80%. Amplia alimenterà con il bio Gpl l’impianto di produzione di asfalto di Marcianise.

L’attività rientra nel quadro delle iniziative volte a ridurre l’impatto ambientale della manutenzione stradale.

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